Cosa aspetta Sony a produrre un 100-500mm?
La recente uscita del Sony 400-800/6.3-8 G, ossia un’evoluzione sotto steroidi del 200-600/5.6-6.3 G più che una seconda versione, fa pensare ad un’altra ottica che beneficerebbe di tale aggiornamento: il 100-400/4.5-5.6 GM. Cara Sony, è arrivato il momento di allungare questo zoom! Non per insufficiente qualità della versione attuale, quanto per confronto con la concorrenza, ovvero con il 100-500/4.5-7.1 L, a nostro parere il miglior obiettivo RF prodotto da Canon.
Come abbiamo già scritto qui, Sony ha finora dimostrato di non proporre semplici revisioni qualitative quando aggiorna un’ottica, bensì di aggiungere feature interessanti ma soprattutto utili.
Infatti tralasciando la triade f/2.8 di 16-35, 24-70 e 70-200, il recente 400-800 invece di limitarsi ad affinare il già completissimo 200-600, ha aggiunto 200mm che faranno molto felici gli insoddisfatti dei 600mm. Il 20-70/4 ha aggiunto quattro importantissimi millimetri lato grandangolo al vecchio 24-70/4 Zeiss, che rendono meno necessario un 16-35 durante molte uscite, come ampiamente spiegato qui (Link articolo Londra). Il 70-200/4 ha incorporato una funzionalità Macro non meno utile, ulteriormente amplificabile grazie all’utilizzo del TC 2x. E infine anche nel piccolo del settore apsc, Sony ha aggiornato il 10-18/4 con un più opportuno 10-20/4. Tutti i sopraelencati migliorati in costruzione, pesi, compattezza e qualità ottica, con la gradita aggiunta della ghiera dei diaframmi.
Perché un 100-500mm
Gli utilizzi di un classico zoom 100-400 sono conosciuti a tutti; spaziano dal paesaggio, allo sport, alla ritrattistica/street spinta, fino ad approdare al nostro genere d’elezione. La seguente analisi è pertanto da considerarsi quasi esclusivamente in chiave avifaunistica (bif), al più paesaggistica.
Ma perché 100mm dovrebbero incidere così tanto? Il motivo risiede, ancora una volta, nella scelta del corpo macchina. Questo perché solo il giusto autofocus e la giusta risoluzione possono rendere tale accoppiata vincente. Stiamo dunque parlando di una selezione di corpi Sony che comprende A1, A1 II, A7RIV e A7RV. Da escludere a6700 e A7CR, a causa della scelta di decentrare il mirino: vincente per street, reportage e viaggi, ma penalizzante per gli inseguimenti bif a mirino.
500mm con risoluzione di 50/61 megapixel permettono un fattore di crop apsc a 750mm equivalenti rispettivamente di 21 e 27 megapixel, ben più di quelli permessi dai soliti 100-400, ovvero 600mm eqv. Il Canon 100-500, accoppiato alla R7, addirittura dona 32 megapixel a 800mm, per via del sensore più piccolo Canon, con cui abbiamo scattato tantissime belle foto, ma di cui ci siamo dovuti a malincuore liberare causa inaffidabilità dell'autofocus in bif altamente dinamica.Canon EOS R7 - f/7.1 - 1/3200s - 200 ISO - RF100-500mm F4.5-7.1 L IS USM
Non è difficile intuire quanto i 750mm eqv facciano gola proprio, e forse solo, in relazione alla compattezza di un 100-500. Quindi la scelta è particolarmente vincente in situazioni in cui l'ottimizzazione di pesi e ingombri è un requisito, senza dover rinunciare alla versatilità di uno zoom. Mi vengono in mente viaggi in aereo, in cui molto spesso l'intera attrezzatura cannibalizza tutto il peso del bagaglio disponibile. O trekking e scalate in posti impervi in cui è però possibile scorgere specie e scenari bellissimi ed è sgradevole dover dedicare tanti sforzi a lenti più impegnative, quali fissi f4 o il bellissimo e nuovissimo 400-800, che tutto si può dire ma non che sia leggero e poco ingombrante. In termini assoluti, non relativi. O tutti gli altri fattori fisici, anagrafici e sociali che gioverebbero di un allungo tale in così poco spazio e peso.Canon R7 - f/7.1 - 1/3200s - 640 ISO - RF 100-500mm f/4.5-7.1
Quando utilizzavamo Canon con profitto, era possibile un'uscita wildlife con un mini corredo da 27 a 800mm equivalenti, tramite R7, 18-150 e 100-500. Il tutto grazie alla validissima borsa fotografica collassabile ThinkTank Digital Holster 20, in cui era possibile collocare in assoluta sicurezza i tre componenti del kit, la tracolla, due batterie e altre schede. Borsa trasportabile a tracolla, molto resistente, o come ci trovavamo più spesso a sperimentare, dentro uno zaino con vivande, accessori e vestiario wildlife.
Specifiche auspicate
Nonostante sia una lente davvero riuscita e innovativa, il Canon 100-500 non è esente da difetti. Una versione Sony dovrebbe di conseguenza migliorare certe imperfezioni. A cominciare dalla rotazione richiesta per compiere l'intera escursione focale, davvero eccessiva nel Canon, responsabile, insieme all'autofocus, della perdita di diversi scatti. Altre migliorie riguarderebbero il piedino da cavalletto, troppo corto nel Canon e la totale compatibilità con entrambi i moltiplicatori sull'intera gamma focale. Sul fatto che sia uno zoom esterno, temo ci sia poco da fare, sembra l'unica via di mezzo accettabile per contenere dimensioni e peso.
Quindi, riassumendo, le caratteristiche finali di un ipotizzabile 100-500 prodotto da Sony dovrebbero per noi consistere in:
- Peso attorno a 1kg
- Lunghezza massima 20cm
- Nitidezza elevatissima da 100mm a 500mm e da bordo a bordo del frame
- Ghiera dall'escursione totale più breve
- Piede cavalletto più comodo
Potrebbe ora sorgere un dubbio, pesando il Canon 1,370kg, come sarebbe mai possibile per Sony ridurre il peso a circa 1kg? La risposta, ancora una volta, va trovata nella recente uscita del 400-800: un diaframma F8. L'utilizzo del F7,1 col Canon prima, e del F8 col Sony ora, ha dimostrato quanto in condizioni di buona illuminazione questi valori siano pienamente utilizzabili. Il progresso lato rumore digitale degli ultimi sensori ha fatto guadagnare diversi stop a livello del triangolo espositivo, che possono essere sfruttati nel contenimento di pesi e dimensioni. Per questo non risulta difficile da concepire un 100-500/5.6-8 lungo 20cm o meno. Sarà di certo meno utilizzabile in ambito sportivo, specialmente indoor, ma tanto quanto la versione Canon, perché sono convinto che ⅓ di stop si noti maggiormente nella costruzione di un’ottica rispetto al rumore che genera.
I paesaggisti potrebbero storcere il naso, ma essendo abituati al cavalletto, dubito che uno stop intero rispetto al 100-400/4.5-5.6 rappresenti una tale minaccia, che anzi aiuterà a raggiungere le vette più ardue con meno peso sulla schiena e borse di conseguenza più piccole e leggere.
Canon EOS R7 - f/7.1 - 1/3200s - 500 ISO - RF100-500mm F4.5-7.1 L IS USM
Collocazione nel corredo
Veniamo a noi, dunque. Da possessori di 200-600, 400-800 e 300/2.8, l'aggiunta di questa focale appare senza dubbio ridondante, e infatti è questo il caso: bisognerebbe fare spazio. A malincuore, l'unica vera e propria sovrapposizione di focali, sarebbe da imputare al leggendario 200-600.
Un corredo wildlife finale composto da 20-70/4, 100-500, 300/2.8 e 400-800, con moltiplicatori annessi, porrebbe la parola fine a qualsiasi dubbio sul corredo perfetto per due persone, quali siamo noi, per bif e paesaggistica.
Ma del 100-500 Sony ancora non v'è alcuna traccia, quindi nessun rischio di vendere quel capolavoro ottico-commerciale che è stato il 200-600.
Un 100-500 Sony sarebbe estremamente interessante. Ancor più associato a un 20-70, con cui formerebbe un'accoppiata molto completa. Possibilmente più leggero e compatto dei normali 100-400 e/o dell'unico 100-500 esistente. E prestante otticamente. Insomma un degno fratellino del notevole 400-800. O anche un nuovo 100-400 molto rivisto e aggiornato. Ma osservando la mossa del 400-800 come upgrade del 200-600, effettivamente è molto sensato attendersi che Sony mantenga l'attuale 100-400, ancora prestante e adeguato, e vendibile, e introduca invece una nuova ottica con caratteristiche innovative.